Prevenzione

Il podologo è sicuramente una delle figure professionali che in sanità può e deve effettuare un protocollo adeguato quale filtro di base per tutti i livelli di prevenzione.

Il nostro iter di prevenzione primaria, prevede, attraverso spiegazioni,consigli e interventi mirati, comportamenti volti ad evitare che possano insorgere alcune patologie podaliche. Cerchiamo sia di individuare ed eliminare i fattori causali sia di selezionare e trattare gli stati di rischio, per esempio focalizzando i possibili agenti patogeni (calzature inadeguate, trattamenti non appropriati ed invasivi, ricorso a prodotti inutili o, peggio, dannosi).

Indichiamo il percorso per agire autonomamente ed adeguatamente nel mantenere efficienti le proprie estremità per esempio, parlando di cattivo odore dei piedi raccomandiamo:

  • usare delle scarpe che traspirino bene, soprattutto d’estate e quando si fa attività fisica;
  • usare calzini di tessuti naturali, come il cotone, ed evitare i tessuti sintetici;
  • bere acqua tra i pasti;
  • seguire una dieta bilanciata;
  • aerare bene le scarpe dopo l’utilizzo e non usare lo stesso paio per più giorni di seguito.

Il nostro obiettivo è quello di evitare che chi si rivolge a noi diventi “podologodipendente “

La prevenzione secondaria riguarda invece individui clinicamente sani che presentano un danno biologico già in atto. In questo caso il nostro intervento ha lo scopo sia di guarire la lesione locale sia di coglierne il possibile rapporto con patologie sistemiche ancora non manifeste; attraverso l’invio al medico di base e/o allo specialista di maggior riferimento, sarà possibile giungere ad una diagnosi precoce prima che la malattia si manifesti clinicamente.

La prevenzione terziaria ci vede impegnati in soluzioni e consigli volti alla riabilitazione e prevenzione delle recidive, con la finalità di consentire il reinserimento del malato nel contesto familiare e sociale

CONSIGLI PER IL PIEDE DIABETICO

  • non camminare a piedi nudi e/o con calzature che lasciano le dita scoperte (rischio ferite);
  • non usare calzini rammendati ( rischio lesioni cutanee);
  • non indossare calze strette o autoreggenti ( rischio per la circolazione);
  • non tagliare le unghie troppo corte ( rischio ferite);
  • rivolgersi a persone qualificate per la cura dei piedi e limitare il “fai da te” solo se vista e agilità sono integre e, in ogni caso, porre molta attenzione;
  • non scaldare i piedi con fonti dirette di calore (rischio ustioni).